martedì 28 marzo 2017

Abbiamo provato per voi: Dacia Duster


No scherzo non l'ho provata, l'ho comprata... Purtroppo la vecchia macchina era incidentata, e la riparazione sarebbe costata piu' del valore della macchina stessa, se aggiungiamo che era gia' messo in conto di cambiarla il gioco e' fatto.

La macchina:

E' una Dacia Duster Ambiance Family (con qualche optional come l'aria condizionata e la ruota di scorta).

Prima impressione:

Spaziosa, morbida, comoda. Pro: La seduta alta, la posizione di guida quasi seduta (stile camion) danno una buona visuale di cio' che accade intorno a te, e soprattutto l'idea di poter affrontare lunghi viaggi comodamente. Con: Le regolazioni del flusso d'aria, del clima, gli interruttori eco e dello start & stop sono posti troppo in basso e necessitano di troppa attenzione per essere usati mentre si guida.

Alla guida:

Allora devo dire che provenendo da un 1.7 con 100cv ero partito prevenuto nei confronti di un 1.5 con 90cv e una struttura da suv. Invece devo dire che non se la cava male, i rapporti sono bene bilanciati (ne' troppo corti ne' troppo lunghi, mentre sulla meriva erano decisamente corti), il motore e' dolce e responsivo, e non manca di brio. Certo non ha la spinta poderosa del 1.7 opel, ma nemmeno i consumi... Ovvio non e' una macchina fatta per correre e si sente, ma se la si guida dolcemente e senza pretendere troppo e' piacevole. Essendo alta in curva alle alte velocita' tende a "scodare" un po'. Il servosterzo e' idraulico e tende ad essere un po' meno preciso di quello elettrico, anche se personalmente preferisco la prima soluzione alla seconda. Pro: il motore e' molto morbido e dolce, l'auto e' alta da terra e ha un'ottima visibilita', le sospensioni morbide permettono di assorbire molto bene le asperita' e se non si esagera con il gas ha un'ottima tenuta di strada. ?er il momento mi sembra molto "parca" come consumi (ma ribadisco, ho una "tara" dovuta ad una macchina con piu' di 10 anni) Con: e' molto alta dal suolo e questo si riflette sull'aderenza, non bisogna esagerare con il gas, complici le sospensioni morbide, il motore fa del suo meglio, ma rimane comune piccolo, forse una motorizzazione piu' grossa non avrebbe fatto schifo schifo (anche se avrebbe sicuramente penalizzato il fronte consumi). Il quadro strumenti, non capisco come mai pur essendoci spazio a volonta' sia possibile visualizzare un'informazione per volta, o vedi che ore sono, o vedi i km parziali, o vedi i totali o vedi quanto ti manca al tagliando... Eppure lo spazio c'e'!

Il parcheggio:

Primo pensiero: quant'e' grossa! Secondo pensiero: il muso! Il Duster ha dimensioni molto piu' abbondanti rispetto alla meriva, e soprattutto ha un muso "generoso", pero' una volta prese le misure la visibilita' e' ottima, anche posteriormente, nonostante il lunotto non sia enorme, si ha sempre chiaro dov'e' la macchina in ogni momento, tanto che son riuscito a prendere le misure in due giorni scarsi...

Cose di cui non ne sentivo assolutamente il bisogno:

Il computer di bordo che ti dice quando cambiare. Seriamente. Decido IO se la marcia e' troppo alta o troppo bassa e tu sottospecie di cetriolo di silicio non mi rompere le balle con quella spiettina del cazzo che te la strappo a morsi. Mi da' fastidio!

I comandi radio al volante: L'ergonomia non e' esattamente curata e si vede, perche' le regolazioni dell'aria e altra roba che potrebbe farmi piu' comodo mentre guido sono difficilmente raggiungibili, mentre i comandi dello stereo sono bene in alto sulla plancia...

Il bracciolo centrale. Oltretutto obbligatorio. A parte che aprendolo da' quella sensazione di "ovetto kinder", si apre e si chiude tutto torto che pare fatto con la plastica delle sorprese degli ovetti, ma oltretutto a me non piace tenere il braccio poggiato, anche per i lunghi viaggi, le mani o la tengo sul cambio o la tengo sul volante, non certo sul bracciolo...

Lo specchietto di cortesia lato guidatore scusa??? A che mi dovrebbe servire? In compenso quello lato passeggero manca...

Cose che invece avrebbero fatto meglio ad esserci:

Tasche tasche ovunque (ed e' un bene), tranne che negli sportelli dei passeggeri, quanto meno hanno rimediato mettendo dei tasconi nei sedili, non e' la stessa cosa ma meglio di niente.

Il sedile posteriore sdoppiabile: se devo portare qualcosa di stretto e lungo tocca buttare giu' tutto il sedile posteriore, e se hai p.es un seggiolino da bambini non e' esattamente "comodo".

Conclusioni

Direi che non si puo' avere di piu' con meno, ho speso 14'000€ su strada (versione base ma con qualche accessorio come l'aria condizionata, i vetri elettrici anteriori, i cerchi in lega*, i comandi radio al volante, la ruota di scorta etc), il duster non e' un fuori strada, e non e' una sportiva. Inoltre le plastiche sono "plasticose", sono rigide, danno un po' la sensazione di bassa qualita', anche se comunque sono spesse e robuste e in effetti non scricchiolano in nessun modo. La Duster trasmette comunque una sensazione di "solidita' " di macchina che guarda piu' al sodo che all'apparenza... Quindi se cercate l'estremo non e' la macchina che fa per voi. Il Duster in compenso e' un ottimo compromesso per l'utilizzo quotidiano, va bene per i lunghi viaggi, va bene se avete da affrontare uno sterrato, va bene per la citta'. Nonostante le dimensioni siano notevoli comunque si ha sempre una buona visuale e percezione di dov'e' la macchina in ogni momento. Quindi direi che "family" e' piu' che appropriato...


*E non li volevo!

Nazivegani


Questa e' una lettera arrivata all'informatore della coop di questo mese, ho censurato il nome perche' ritenevo giusto doverlo fare (aka pararmi il culo) e non perche' ce ne fosse reale necessita' visto che questi dati erano pubblicati in calce alla lettera stessa.

Perche' definisco la signora "nazivegana"? Perche' rientra in quella categoria che chiama gli onnivori "mangiacadaveri" (v. la sottolineatura), e non nell'altra parte di vegetariani/vegani che mangiano come gli pare e lasciano in pace il loro prossimo.

Il testo della lettera

Sono una vostra socia e sono rimasta allibila nel lettere la risposta sull' "Informatore" di gennaio riguardo alla vendita della trapunta imbottita di piume d'oca. Come si puo' definire -cruelty free- un'operazione che viene eseguita dopo la massima crudelta' inflitta all'animale che e' la morte? Dovremmo imparare a non usare oggetti e indumenti derivati da animali ed evitare di mangiare i loro cadaveri* ma questa e' un'altra e difficile e delicata questione. Sono sicura che questa lettera non verra' pubblicata*, ma desideravo esprimere i lmio parere e, comunque, apprezzamento per gli sforzi della Coop tesi a proporre prodotti di qualita'


*grassetti miei

Le mie obiezioni:

Il metodo e' effettivamente "cruelty free" perche' le oche quando vengono spiumate sono gia' morte e non vengono uccise per le piume, vengono uccise per altri motivi. Un animale morto, e' dimostrato, non soffre piu' qualsiasi cosa si faccia dopo la morte.

La signora auspica che l'umanita' non usi piu' derivati animali, ma questo e' esattamente l'opposto dell'ecologia, diventa uno stile di vita pesantissimo e non sostenibile. Per esempio: un pile e' fatto di plastica (spesso riciclata, es. quelli di Decathlon), ma per quante volte tu la possa riciclare sempre derivato del petrolio e', e non e' biodegradabile. Quindi ci sara' un momento della sua "vita" (se cosi' si puo' chiamare quella di un pile) in cui tu dovrai spendere energie per evitare di inquinare e riutilizzarlo. Per contro un qualsiasi derivato animale tende a decomporsi da solo (ok piu' o meno)...

Non so se la signora Rosalba ha mai avuto l'occasione di fare escursioni, io si ho fatto gli scout per parecchi anni, e posso dire per esperienza personale che come la piuma d'oca non c'e' nessun materiale sintetico che possa stargli alla pari. Puoi rientrare congelato (e mi e' successo) se hai un sacco a pelo imbottito di piume d'oca, entri dentro e tempo 5 minuti ti sei scaldato (a condizione che il rivestimento interno sia di cotone), in piu' la piuma traspira, per cui ti mantiene caldo ma non ti fa sudare. A oggi non ho trovato nessun materiale sintetico in grado di darmi le stesse prestazioni.

Commento sulla risposta della coop

Sinceramente non mi e' piaciuto, e' stata una risposta molto "politica" (anche se si sono detti in disaccordo), mi sarebbe piaciuto che avessero sfruttato l'occasione per fare un po' di piu' di corretta informazione, ma probabilmente hanno pensato che con un nazivegano c'e' poco da ragionare...