venerdì 16 ottobre 2015

Ciclisti e strada


L'altro giorno leggevo un post, del quale pero' non ritrovo purtroppo il link che sostanzialmente cercava di giustificare (con parecchia arroganza per altro) il motivo per il quale i ciclisti (quelli colle tutine e le bici da corsa per intendersi, non un normalissimo tizio con una normalissima bicicletta) tendono ad andare in "gregge".

In soldoni il senso dell'articolo era questo: le biciclette hanno il diritto di andare piano (e ci mancherebbe), e che siccome e' obbligatorio mantenere una distanza di 1,5mt in fase di sorpasso e' meno pericoloso farlo se i ciclisti sono raggruppati che non se sono in fila perche' ci metti meno tempo.

A parte che sembra il classico paradosso di Achille e la Tartaruga perche' va da se' che se supero una fila lunga di ciclisti non la superero' tutta in un colpo ma ne superero' un po' per volta la' dove le condizioni della strada me lo permettono e quindi gia' questo fa cadere tutto il ragionamento. E' molto piu' facile superare una fila fatta di una persona che sta' da una parte che non una massa confusa di "pecore".

primo: la distanza laterale e' minore (devo stare meno in mezzo alla strada) e questo mi consente di superare meglio.

secondo: mantenere la distanza da un compagno che si muove e' difficile, quindi una massa raggruppata difficilmente andra' in una traiettoria che segue la strada, e questo complica ulteriormente la manovra di sorpasso.

Poi e' verissimo che i ciclisti hanno il sacrosanto diritto di andare in bicicletta, ma l'art 140 del cds recita che il conducente (e si anche i "velocipedi" devono rispettare il cds) non deve recare intralcio alla circolazione stradale. Questo vuol dire che il veicolo piu' lento deve comportarsi in maniera tale che gli altri veicoli possano superarlo se le condizioni della strada lo permettono. Se non lo permettono deve fermarsi regolarmente e fare defluire la coda.

Sinceramente mi pare curioso che si invochi il rispetto del CdS da parte dei veicoli a motore, senza fare nessuna autocritica. E' vero che moltissimi conducenti di veicoli a motore non lo rispettano (o lo rispettano a modo loro), ma questo in realta' vale per qualsiasi tipo di conducente. Visto che sono stato testimone di moltissimi episodi che mi hanno fatto inorridire per il pericolo (ciclisti che entrano in rotonda senza dare la precedenza alle macchine che erano in rotatoria, ciclisti che bucano i semafori, ho scampato un frontale con 3 ciclisti che erano uno di lato, uno in mezzo alla carreggiata e uno in mezzo alla carreggiata opposta*). Quindi va bene il rispetto del codice della strada ma che sia per tutti.

Io personalmente non sono per il rispetto pedissequo delle Leggi, quanto piuttosto per la politica del rispetto. Nel senso se non c'e' nessuno (e non e' un pericolo of course) a me non me ne frega niente se tu ciclista vai in mezzo alla strada di traverso o quello che ti pare, l'importante e' che quando arriva qualcuno tu ti comporti in maniera tale da non costituire intralcio. C'e' da dire che c'e' chi lo fa ma purtroppo son sempre troppo pochi. Si e' creato questa specie di "odio di categoria" per cui chi guida un veicolo a motore parte gia' prevenuto (e preincazzato) verso chi pedala e viceversa.

Ci vuole rispetto reciproco, se un gruppo di ciclisti si allinea quando arrivo in macchina perche' non devo passare a debita distanza? Si stanno comportando nella maniera corretta. Ma se invece di allinearsi e facilitarmi il passaggio si allargano ancora di piu' e si comportano come esistessero solo loro, allora ho il sacrosanto diritto di arrabbiarmi e mandarli affangrulo...

Non e' perche' sono ciclisti che mi danno fastidio, ma perche' sono maleducati che pensano solo a se stessi, come quelli che parcheggiano nei posti per gli invalidi o per le due ruote (o come quelli che ti fanno il pelo quando c'e' la corsia di soprasso - odio puro). Non fa nessuna differenza.

Bisognerebbe insegnare a scuola il concetto di buonsenso e rispetto reciproco invece di continuare a fare Leggi che rimangono inapplicate (e guai se tutte le Leggi che abbiamo in Italia venissero applicate, non si vivrebbe piu').

Alla prossima!


*e io ero nell'altro senso ed e' stato un brutto momento perche' davanti avevo il genio senza lampada, non potevo buttarmi a sinistra perche' c'erano gli altri due nel mezzo ma per fortuna e' andata bene...

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